Cultura dei telefoni cellulari in Giappone

Una Harajuku girl alle prese con il suo cellulare

La cultura dei telefoni cellulari in Giappone in età contemporanea riveste un ruolo fondamentale nella cultura di massa nel paese asiatico.

La loro massiccia diffusione e popolarità tra i giapponesi, sommate alla particolarità dell'utilizzo degli stessi dispositivi, hanno dato vita allo sviluppo di una vera e propria cultura dei telefoni cellulari[1]. Essi vengono chiamati keitai denwa (携帯電話? letteralmente "telefoni portatili", o semplicemente keitai) e gran parte della popolazione giapponese ne possiede almeno uno (nel 2016 i cellulari in uso erano oltre 170 milioni[2]).

In Giappone la cultura per la telefonia mobile si è sviluppata in modo del tutto differente rispetto ad altri paesi del mondo, situazione che ha portato i giapponesi a soprannominare i loro dispositivi "cellulari Galapagos", in quanto strutturati e progettati con caratteristiche uniche e particolari adatte al solo territorio nipponico. A questo va aggiunta la riluttanza dei maggiori produttori giapponesi di telefonia mobile a partecipare alla corsa all'innovazione degli smartphone, i quali hanno iniziato a diffondersi prorompentemente in Giappone solo dagli anni dieci del XXI secolo.

I cellulari vengono utilizzati soprattutto per la navigazione su Internet[3], mentre tra le caratteristiche più particolari vi sono l'utilizzo costante delle e-mail (a discapito della funzionalità SMS e delle chiamate vocali) e la possibilità di fare acquisti solamente avvicinando il dispositivo su qualsiasi lettore abilitato utilizzandolo come un vero e proprio bancomat. L'uso del telefonino è diventato parte integrante della vita moderna dei giovani giapponesi, i quali sono considerati la forza trainante del settore telefonico nipponico: a loro è dovuta la diffusione di nuove mode e sub-culture quali le cell phone novel ("romanzi per cellulare"), nuove forme di linguaggio come il gyaru-moji ("alfabeto delle giovani ragazze"), ma anche nuove forme di cyberbullismo, fenomeno piuttosto comune tra gli studenti giapponesi.

  1. ^ (EN) Kazuaki Nagata, Cell phone culture here unlike any other, in The Japan Times, 2 settembre 2009. URL consultato il 18 febbraio 2015 (archiviato il 6 ottobre 2013). Una traduzione dell'articolo è disponibile in Cultura dei telefoni cellulari in Giappone, su comeimparareilgiapponese.info. URL consultato il 7 febbraio 2013.
  2. ^ (EN) We Are Social, Ltd. (a cura di), Digital in 2016, su slideshare.net, tav. 247. URL consultato il 15 febbraio 2017.
  3. ^ (JA) <教育再生懇談会>小・中学生の携帯使用を制限 報告に盛る, su excite.co.jp, 17 maggio 2008. URL consultato il 7 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2011).

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